lunedì 13 giugno 2016

Il bambino è un libro aperto.. se lo leggi ti insegna a volare.

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"Zia Meditiamo? Ti racconto una storia"
Il Bambino vive nel suo presente, ti insegna a volare, può farti scoprire la verità di un magico mondo: il tuo.
Questo mi ha insegnato il mio nipotino di soli quattro anni, quando in un pomeriggio, mentre ero "scalzata" e seduta nel giardino su di un bellissimo prato verde venne a sedersi vicino a me osservandomi silenziosamente, forse aspettava che io gli dicessi qualcosa, o forse voleva semplicemente che io iniziassi a "sentire" quella pace e quella presenza.
D'un tratto si volta verso di me, mi guarda dritto negli occhi e mi dice: 
"Zia meditiamo un po'? Ti voglio raccontare una storia.."
E' così che ha inizio il mio viaggio nella  meraviglia di un tempo fuori dal tempo, qualcosa di magico,  insieme alla leggerezza di un esserci altrove che, per un momento, mi ha fatto dimenticare chi fossi.
La mia sensibilità verso la sua presenza si faceva sempre più acuta assaporando la piacevole sensazione della  resa al potere della  saggezza dove nuovo e antico coincidono alla perfezione, inizio e fine si incontrano in un unico punto : l'infinito.  
Stare in silenzio con un bambino è la chiave d'accesso per esplorare infiniti mondi.
Più lo ascolto in silenzio e più mi accorgo che divento leggera, mi spoglio di ogni cosa, non sento più di avere un'identificazione con nessuna cosa,  se non nel momento in cui la sua vocina mi riporta nel tempo chiamandomi zia.
"Sai Zia...un giorno io ero una salamandra" e mi mostra il suo gioco animale in plastica
"Questa qui guarda?"
"Ma è meravigliosa!" Rispondo 
"Un giorno lei ha perso la casa e adesso la sta a ritrovare". 
Continuava a raccontarmi mentre sedeva davanti a me ed ogni volta che io prendevo delle pause  mi diceva:
"Meditiamo?" chiudendo con rapidità gli occhi.
Io sorridevo, ma un brivido mi attraversava la schiena, il mio respiro era più profondo e i miei occhi avevano una vista diversa più espansa. A quel punto approfittai di quel suo silenzio malinconico per intuire che qualcosa non andava e sentii di chiedergli se la salamandra ricordasse com'era la sua casa.
"Sì, era un buco nero. Si è perso perchè la sua mamma sta nello stagno a nuotare, vedi?  E' questa tartaruga la sua mamma capito ?" Mostrandomi l'altro animale in plastica.
"Il papà invece era questo leone, vedi lui lo metto qua perchè sta fermo a fare la guardia. Poi, la salamandra però incontra quest'amica...zia fai tu l'amica" e mi mostra un altro animale gioco, era una tigre, così un po' emozionata e anche divertita gli sfioro la manina e gli dico:
"Dimmi..cosa facevo?"
E lui:
"Cosa fai? Tu fai ...." Fa un po' di pausa e poi "L'agguato zi, tu fai l'agguato perchè facciamo che tu ti eri appena svegliata e stavi andando a caccia..così ,capito?" E mi imita la faccia della tigre .
Io sorrido ma intanto leggo oltre la forma delle sue parole qualcosa di speciale, di profondo  che mi connette a vibrare con il suo saggio spirito antico ,bello molto bello, un'emozione unica, ho ancora i brividi mentre scrivo.
Ma lui torna di nuovo a richiamare la mia attenzione dicendo:
"Poi tu sei caduta, anzi facciamo che ti eri addormentata ". Ed io:
"Caspiterina dovevo essere molto stanca". Ma lui con un fare serio e anche un po'spazientito risponde:
"Zi la tigre non si stanca mai è forte. Vedi invece questo grillo che guarda tutto dall'alto come l'occhio di quel' Aquila che poi eri tu." Io scoppio in una grande risata ma allo stesso tempo, meravigliata da tanta saggezza, rimango sbalordita. Così gli alzo la mano per dargli il "batti cinque" come rituale di grande complicità ed esultando esclamo: " Sì zia, ce l'abbiamo fatta!".
All'improvviso si stanca dei giochi, li lascia e si avvicina a me ad osservare i miei piedi scalzi sull'erba, si alza di scatto e mi chiede:
"Zia mi levi ste scarpe?"
Io sorrido di nuovo , gli tolgo le sue scarpe e mi sdraio sul prato dicendo: " Ah ora ho proprio voglia di scaricarmi un po'".
Lui continua per un po' ad osservarmi e poi senza esitare un attimo in più si sdraia vicino a me. La sentivo, la sua gioia fluiva con la mia rispettandola nel silenzio. E' semplicemente magico, sono quegli attimi di verità che spesso perdiamo presi dalla fretta del tempo e dalle cose di un altro mondo, perdiamo la possibilità di godere di queste piccole sensazioni, quelle che restano indelebili , sempre vive e presenti nell'energia dei tuoi pensieri anche quando non puoi essere fisicamente presente. Connettendoti con il pensiero a quegli attimi e innalzando la tua vibrazione sei  sempre con lui e forse anche di più e lui comprenderà la tua momentanea assenza.
 Quello che conta è che quando sei con lui devi esserci nella tua totalità e soprattutto con la mente vuota.
La sua vivacità improvvisa mi richiama presto al suo presente e tutto incuriosito si volta verso di me e mi dice:
"Zia? Ma che vuol dire che ti stai a scaricare?"
Io  mi volto verso di lui e sorridendo cerco di spiegargli nel modo più semplice quanto mi aveva chiesto:
" Vedi amore, ora io e te siamo sdraiati con la schiena a terra, senti l'erbetta fresca?"
"Sì"
"Bene , ora immagina di aver giocato tanto e di esserti stancato , immagina che la tua stanchezza si  trasformi  in acqua e la lasci scivolare dal tuo corpo  dentro la terra così ti senti più leggero e la stanchezza sarà andata tutta via".
"Bello Zia!! Io...ho un'idea? Facciamo che eravamo degli alberi?"
"Certamente".
"Alzati vieni con me, facciamo che io ti portavo davanti a quell'albero di ulivo, quello zi, capito?"
Ci alziamo per avvicinarci all'albero di ulivo in giardino e nel mentre si camminava iniziava a dare le sue istruzioni.
"Allora facciamo che io mi metto così ..tu ti metti così , facciamo che eravamo degli alberi che si specchiano a questo albero".
"Bellissimo!".
Dopo essere stati per un po' in silenzio e immobili davanti all'albero, inizio a raccontargli che noi siamo davvero uguali agli alberi, spiegandogli passo dopo passo tutte le parti del corpo. Lui ascoltando imitava a sperimentare su di se.
Ad un certo punto mi interrompe, quasi preoccupato e mi dice:
"Zia zia..!! E alla testa che cosa gli facciamo fare?"
"La chioma!" Rispondo io. 
"No zi, le foglie stanno alle braccia...facciamo....facciamo... che era.."
E insieme esclamiamo:
"Un nido!!!"
E lui pieno di eccitazione, ed anch'io, per questa nuova scoperta, esulta:
"Con dentro un uovo che se lo apri c'è un piccolo uccellino che fa solo cip cip"
"Geniale !" .Gli lancio il mio ok con il batti cinque e ci abbracciamo felici.
Mi fermo , mi abbasso sulle ginocchia per essere alla sua altezza e lo ringrazio guardandolo negli occhi e tenendo le sue mani. L'amore che fluiva tra di noi in quel momento è indescrivibile, tanto da farmi diventare gli occhi lucidi, ma accortosi che stavo per tirare giù un "lacrimone ", mi riporta di nuovo in un viaggio senza tempo:
"Zia ora trasformiamoci in farfalle e voliamo".
Io rimango nuovamente sorpresa da quella sua "improvvisazione" così calibrata e così essenziale al momento giusto.
Poichè la farfalla è una creatura a me tanto cara, incuriosita gli chiedo:
"Fantastico!!! E perchè hai scelto proprio lei?"
Temporeggia un po' nel rispondermi, poi solleva le spalle inclinando la testa, come a volermi dire, dovresti saperlo e mi risponde:
"Perchè così nessuno la può schiacciare! Capito?"
 Io non sapevo in quel momento con chi stavo parlando, ma sentivo che era bellissimo, semplicemente magico.
Cari genitori, i vostri figli sono creature speciali, sono oro puro se sapete trovarlo,non trasformateli in piombo, non limitatevi alla superficie, non sprecate il vostro tempo nelle cose del futuro, respirate, sedetevi con lui , ascoltatelo, entrate in sintonia e lasciatevi raccontare.
Ho scelto di scrivere questa breve e intensa esperienza con mio nipote di soli 4 anni per aiutarvi a comprendere che un nuovo modo di "vedere"  e crescere la vita è possibile, ma questa possibilità dobbiamo darla prima a noi stessi e ai nostri figli, tutto il resto è solo un surrogato della mente alla merce di un mondo finto.
Sono le sfumature che sai cogliere dietro le cose più semplici, quei piccoli dettagli a cui fai attenzione che ti possono "Illuminare" e fare la tua differenza. Un bambino, istante per istante, ti dona la vita eterna, accede a dimensioni di saggezza che nessun libro, o corso di risveglio possono darti, perchè lì in quel posto,  nel suo posto , ci sei tu , la tua verità. Tutti dovremmo tornare ad essere come loro , piccoli e semplici nel cuore,  forti e saggi nello spirito affinchè possiamo imparare ad attingere dentro di noi, dentro quella serenità che non sente il peso del giudizio di un mondo illusorio che ti vuole alla sua altezza, sempre perfetto, sempre imbottito di nozioni, a quel mondo non basti mai così come sei ..a tuo figlio sì, nonostante tutto. Onoralo, ringrazialo, perchè lui non ti giudicherà mai.
 Abbiate il coraggio di "abbassarvi"all'altezza di un bambino e il mondo si alzerà a voi.
Entra in quel posto magico, ma fallo dolcemente, fallo con garbo e fiducia, portagli del rispetto quando decidi di entrare nella sua casa, chinati , scalzati, spogliati,  e soprattutto chiedi permesso ed entra in punta di piedi, lui ti riconoscerà.
Di teorie ne abbiamo fin troppe da scegliere, la saggezza ti sceglie.
Spero che questo articolo possa indurvi a riflettere e magari anche a provare con vostro figlio una simile esperienza..ve lo auguro dal profondo del mio cuore, perchè oggi la possibiltà di stare realmente con se stessi è davvero poca e credetemi, non vale quanto una seduta di yoga, ma molto ,molto di più.
Così è.
Luce <3






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